Note rilevanti sulla storia del capoluogo emiliano-romagnolo si possono far partire dall’età del bronzo, quando non ben definiti coloni indo-europei presero possesso di quest’area geografica facendo dell’agricoltura e della pastorizia la loro risorsa principale. Dall’età del ferro, con l’avvento della civiltà Villanoviana, si ha un primo grande sviluppo metallurgico. A partire dal VI secolo A.C, epoca dell’insediamento etrusco, Felsina, così veniva chiamata la città (nome latino di “Velzna”), sviluppa importanti comunicazioni commerciali con il bacino del Mediterraneo. Nel IV secolo A.C il dominio etrusco venne conteso dai Galli Boi i quali, insediandosi, portarono la cultura dell’allevamento del maiale, tuttoggi ancora viva. A costoro successero i romani e Felsina diventò Bononia. La dominazione dei capitolini durò fino al III Secolo D.C, periodo di crisi dell’Impero romano che permise ai Longobardi di insediarsi e portare alla città un cospicuo sviluppo culturale e urbanistico. Fu sotto il loro dominio infatti che nel 1088 venne costruita la prima università che portò Bologna ad essere il primo grande centro di studi in Europa, richiamando a sé numerosi scienziati e letterati. Al seguito di un incremento della popolazione, nel tardo medioevo, la città venne resa urbanisticamente più efficiente, facilmente percorribile con i mezzi dell’epoca. Da qui la costruzione dei famosi portici che rendono Bologna una città unica al mondo. A un forte sviluppo economico attribuito all’università, si associa nel XV Secolo un’esplosione della lavorazione tessile, grazie anche a uno dei più efficienti sistemi di rifornimento idrico al mondo. Con l’entrata nello Stato pontificio nel XVI secolo, Bologna roccaforte del papa divenne un centro importante di divulgazione cattolica; è in questo periodo infatti che vennero costruite e restaurate numerose chiese. Nel 1796 la città divenne capitale della Repubblica Cisalpina, fondata da Napoleone. Nel corso del secolo ‘800 Bologna subisce un forte ampliamento urbano e diventa la seconda città del Regno. Nel corso del ‘900 il capoluogo è teatro di duri scontri, ai margini della tristemente nota Linea Gotica, e, il 21 Aprile 1945, soccombe agli alleati che entrano vittoriosi nella città.

Le due torri


Le 2 torri di Bologna

Le due torri sono uno dei simboli più famosi di Bologna. La Garisenda, pendente da un lato, si inclinò a causa di un cedimento del terreno nel XIV secolo, ma a tuttoggi si può tranquillamente ritenerla stabile ed in prefetto equilibrio nei suoi 48 metri.
La Torre degli Asinelli, la più alta, fu costruita nel XII secolo. Nel XIV secolo fu accorciata fino all'altezza attuale, che è di circa 98 metri. La torre poggia tuttora su solide basi di selenite.
Le due torri si raggiungono da via Ugo bassi e via Rizzoli, da via Santo Stefano, da via Zamboni, Strada Maggiore e via Castiglione. A partire da Piazza Maggiore, portarsi verso Piazza Re Enzo (la piazza antistante l'entrata di San Petronio) e svoltare a destra in via Rizzoli. Dalla stazione si raggiungono percorrendo tutta via Indipendenza fino in fondo dove occorre svoltare a sinistra in via Rizzoli. L'entrata è aperta al pubblico solo per la torre Asinelli (la Garisenda non è visitabile) dalle 9.00 alle 18.00 in estate e dalle 9.00 alle 17.00 in inverno; il costo della visita è di € 3,00.


La fontana del Nettuno


La fontana del Nettuno

Detta anche Fontana del Gigante, la grande statua di bronzo del Dio del mare è considerata una fra le più belle fontane cinquecentesche. Situata tra il Palazzo Comunale e Palazzo Re Ezo, fu progettata nel 1563 dall'architetto T. Laureti, mentre le sirene da cui sgorgono gli zampilli d'acqua furono disegnate dal Gianbologna nel 1566. Le quattro vasche in marmo poste ai lati della statua furono costruite nel 1604. La fontana è un punto di ritrovo fondamentale per tutti i bolognesi non solo come riferimento, ma anche come luogo in cui sostare in compagnia.
La fontana si trova di fianco a piazza Maggiore nell'omonima piazza. Dalla stazione dei treni basta imboccare via Indipendenza e percorrerla tutta fino a trovarsela di fronte
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La basilica di San Luca


La Basilica di San Luca

L'immagine della Madonna di San Luca nacque quando il 25 Maggio del 1194 fu posta la prima pietra. Si narra che nel 1433 l'immagine sacra della Madonna, sin da allora sempre venerata, scese in città e con una sorta di grazia pose fine ad un lungo periodo di pioggia che stava devastando gli abitanti. Da allora, ogni anno, la Madonna di San Luca scende dal monte della Guardia, il monte su cui è costruita la basilica, e ancora oggi costituisce un momento di forte religiosità dei cittadini bolognesi. Il santuario della chiesa come appare oggi fu costruito intorno al 1750 e nel corso degli anni è stato sottoposto a diversi interventi di restauro. La cupola domina letteralmente la città e da ogni punto di Bologna la si può osservare con i suoi numerosi portici che si arrampicano sul colle fino a raggiungerla. I 666 portici, che partono da Porta Saragozza e arrivano direttamente al santuario, furono costruiti nel 1676. I portici di Bologna si estendono per 40 chilometri e rendono la città unica al mondo. Da qualsiasi parte si provenga verso la città di Bologna, si riesce a vedere, anche da grande distanza, la basilica che testimonia l'imminente arrivo nel capoluogo emiliano-romagnolo.
Per arrivare a San Luca da Piazza Maggiore occorre prendere l'autobus numero 20 da Piazza Re Enzo e scendere in via Saragozza all'altezza di Villa Spada; qui prendere la navetta che porta direttamente alla Basilica. Il nostro consiglio è quello di scendere dall'autobus 20 all'altezza dell'arco del Meloncello (la sesta fermata a partire da Porta Saragozza) e da qui salire a piedi verso la basilica attraverso i suggestivi portici.


La basilica di San Petronio


San Petronio

La chiesa di San Petronio, la quinta chiesa al mondo in ordine di grandezza, fu costruita molto lentamente nell'arco degli anni. Fu incominciata Il 26 febbraio 1390 per ordine del Comune. Si iniziò dalla facciata sulla piazza principale della città (Piazza Maggiore), ma solo nel 1479 fu terminata la costruzione delle ultime cappelle. La realizzazione della chiesa fu al centro di molte polemiche e molti fra architetti e artisti si contesero il progetto della realizzazione finale della facciata. Il portale maggiore presenta bassorilievi scolpiti da Jacopo della Quercia. Cassini, nel 1655, progettò la meridiana che si trova all'interno. A tutt'oggi la chiesa rimane inconclusa.
L'accesso principale della chiesa è in Piazza Maggiore, ma si può accedere anche da Piazza Galvani di fronte alla biblioteca dell'Archiginnasio.


La cattedrale di San Pietro


San Pietro, il Duomo di Bologna

Forse non tutti sanno che il vero duomo di Bologna non è San Petronio, ma San Pietro. La Cattedrale di San Pietro, che risale al 910, è stata più volte restaurata e modificata nel corso dei secoli. San Pietro è sempre stato il simbolo del potere centrale (Bologna era la seconda città dello Stato Pontificio).
La cattedrale si trova in via Indipendenza ed è facilmente raggiungibile in breve tempo dalla stazione dei treni.











Piazza di Santo Stefano


Piazza delle sette chiese

Nota anche come "piazza delle Sette Chiese", è una delle piazze sicuramente più affascinanti e romatiche di Bologna. Di modeste dimensioni la piazza rappresenta un punto di incontro abituale per i cittadini. La bellezza degli edifici non passa inosservata. Il nucleo originale fu edificato nel VIII sec. su un tempio pagano dedicato ad Iside. È qui che sono custodite le spoglie di S. Petronio.
Per arrivarci da Piazza Maggiore basta percorrere via Rizzoli fino ai piedi delle due torri, quindi voltare a destra dove si trova Piazza della mercanzia e imboccare sulla sinistra Via Santo Stefano
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